Mistica cristiana
La conoscenza di Dio nella carità
Dio è tutt’altro
“Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri”. Is 55,8-9
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri”. Is 55,8-9
Il tentativo di capire tutto ciò che la Parola di Dio contiene non è uno sforzo vano, alla fine, però, si è co-scienti che non riusciremo mai a comprenderla del tutto. D’altra parte, senza alcuna rivelazione, Dio diventa più “povero di mistero”.Ogni volta che noi impauriti indietreggiamo, spaventati dalla grandezza di Dio, ci rag-giunge la sua misericordia e noi sperimentiamo che i suoi pensieri e le sue vie, sono pensieri e vie eterne e sicu-re della sua grazia.
Gli uomini hanno una prospettiva, un’idea di Dio, che non si esaurisce. La grandezza che è espressa è sempre crescente e sfocia incondizionatamente in Dio. Tutto ciò che conduce, dalle realtà che sono a portata di mano a quelle irraggiungibili, ci indica Dio; ma come il tempo della nostra vita non può essere misura per la vi-ta eterna, così neanche le vie e i pensieri di Dio sono raggiungibili dalla nostra conoscenza.
La conoscenza di Dio nella carità
“Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” 1 Gv 4,8
La conoscenza di Dio è esperienza della carità, perciò chi non vive la carità, non conosce Dio. Non si può osservare Dio dall’esterno come un semplice oggetto, dalla cui conoscenza si traggono conclusioni neutrali. Conoscere Dio vuol dire rinunciare al proprio punto di vista, affinché Dio si faccia conoscere nella misura che vuole.
La vera conoscenza è ciò che Dio dà come dono gratuito della sua carità. Egli vuole farsi conoscere, aspira a comunicarci i suoi misteri, ma alla base di tale volere vi è il desiderio di essere amato da noi. La conoscenza che ci dona è la sua risposta al nostro amore. Il nostro amore a sua volta è il nostro tentativo di una risposta alla sua carità.
Chi non ama, si sbarra da sé l’ingresso alla conoscenza di Dio. Egli può farsi conoscere soltanto nella carità e attraverso la carità. Non vi è proprietà di Dio o mistero della sua vita celeste, della sua relazione nella Trinità, della giustizia, della grazia che non conduca, in ultima analisi, alla carità e il cui centro non sia la carità.
La carità si fa conoscere solo attraverso la carità, essa è la risposta a una domanda, ma la domanda stessa viene dalla risposta.
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