Domanda del 16-11-2018
Caro Don Fabrizio buon giorno volevo un po’ confidarmi con lei. A volte ti alzi la mattina con tutto l'entusiasmo possibile ma la quotidianità, la famiglia, i figli e il lavoro… bene ti senti stanca e demoralizzata. Poi accendi il telefono e leggi su i “Cercatori di Dio” e qualcosa si placa e mi rassereno un po’, anche se non sempre riesco a capire ma almeno ci provo. Buona giornata.
Annalisa
Ciao Annalisa,
un po’ in ritardo ma arrivo!
Il tuo messaggio potrebbe essere utile a tutti. Posso pubblicarlo sul sito senza mettere il tuo nome? Fammi sapere.
Ora provo a darti una risposta.
Al mattino ci svegliamo pieni di speranza e buoni propositi, poi ci accorgiamo che non viviamo soli, ci sono molti altri che si aspettano qualche cosa da noi. A volte riusciamo ad accontentarli altre volte no. Il fatto di non farli contenti, secondo la nostra sensibilità, ci fa stare male. È questa un’esperienza comune, che cosa possiamo fare?
Quello che è importante è fare sempre la volontà di Dio, e per te che sei sposata, è cercare di fare contenti quelli che da te attendono qualche cosa. In questo modo sei sicura che stai facendo la volontà di Dio. Ciò che è importante è non pensare mai che per fare contenti quelli che ci stanno vicini, sia necessario fare tutto quello che loro desiderano; tu sei madre e moglie, quindi un criterio per sapere se è volontà di Dio quello che scegli di fare, è confrontare con il Vangelo ogni cosa. Se decidi di fare qualche cosa che fa contenti gli altri, ma non è nello spirito evangelico, quasi certamente non stai facendo la volontà di Dio. Coloro che ci stanno vicini, pensano che abbiamo l’obbligo di farli sempre contenti, ma non è così; quello che occorre è che tutto sia fatto nello spirito evangelico.
Oggi è la festa della Presentazione di Maria, ebbene il Vangelo ci raccontava quello che Gesù ha detto a sua madre quando, insieme con i cugini e i parenti, sono andati a cercarlo.
Gesù ha detto: “…chi sono mia madre, chi sono i miei parenti? Coloro che fanno la volontà di Dio sono mia madre, mio fratello…”
Ho pensato a come deve essere stata male Maria nel sentire queste parole, ebbene le ha accettate lo stesso. Facevano parte della croce che avrebbe portato.
Anche noi qualche volta stiamo male in modo simile, perché non viene riconosciuto il nostro ruolo. Dobbiamo metterci sempre nelle mani di Gesù, e offrire a Lui ogni nostro momento. Solo così davvero saremo contenti, e questo ci porterà alla felicità, perché la nostra vita sarà piena della Sua presenza. Anche quando gli altri non riconoscono il nostro operare, non ci sarà alcuna delusione o scoraggiamento per chi pone tutto, il bene ed il male ricevuto, nelle mani di Gesù.
Auguri
don Fabrizio
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