Asia Bibi - Cammimo per incontrare Dio

I Cercatori di Dio
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

I Cercatori di Dio
Lettura Cristiana
Informazioni
I Cercatori di Dio

I Cercatori di Dio


Lettura Cristiana
Traduzione - Traslation - Tradução
Traduzione - Traslation - Tradução - Traduction
Title
Vai ai contenuti
Menù
Blog
Come funziona
Informazioni
Registrazione
Informazioni
Lettura Cristiana
Lettura Cristiana
Informazioni
Menù
Registrazione

App
Menù
Lettura Cristiana
Informazioni
Registrazione

Importa
Down
Video
Video
Essere veri Cristiani
Ha detto che...
«Sono stata condannata perché cristiana. Credo in Dio e nel suo grande amore. Se mi condannate a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui»
Asia Bibi
AB
BREVE BIOGRAFIA
La travagliata vicenda di Asia Bibi è diventata un libro: oggi viene pubblicata la biografia ufficiale della cristiana pakistana, incarcerata per blasfemia e liberata lo scorso anno, dopo una lunga detenzione durata nove anni. Anni di umiliazioni e torture. Oggi l’ex bracciante agricola è in Canada, dove si è finalmente riunita con la sua famiglia: vive in un luogo segreto, sotto falsa identità, perché continua a ricevere minacce di morte dagli estremisti. La sua storia è diventata il simbolo della lotta all’estremismo religioso.
L’autobiografia, Enfin libre! (Éditions du Rocher), è stata scritta in francese insieme alla giornalista Isabelle-Anne Tollet, una delle più attive sostenitrici della libertà di Asia Bibi, sul cui caso ha scritto due libri. «Conoscete la mia storia dai media, e forse avete cercato di mettervi nei miei panni, per capire quanto ho sofferto», ha spiegato la donna in un comunicato stampa che annunciava l’uscita del libro. «Ma non sapete nulla della mia vita quotidiana in prigione o della mia nuova esistenza, ed è per questo che vi racconto tutto in questo libro».
La sua storia
Asia Bibi, madre di cinque figli, contadina di Ittanwali nel Punjab, era stata condannata nel 2010 per aver «insultato» il profeta Maometto, durante un litigio. Nel giugno 2009 stava lavorando in un frutteto insieme ad altre donne. Bevve un bicchiere di acqua, e altre due si rifiutarono di bere alla stessa fontana: le dissero che era una «infedele cristiana». Secondo una versione, sarebbe stata Asia Bibi a offrire l’acqua, e in base all’altra le vicine avrebbero rifiutato il bicchiere perché era stato toccato dalle dita della donna (ed è proprio la divergenza delle versioni che le ha salvato la vita).
Secondo le testimonianze di chi l’aveva accusata, Bibi rispose: «Credo nella mia religione e in Gesù Cristo, morto sulla croce per i peccati dell’umanità. Cosa ha mai fatto il vostro profeta Maometto per salvare l’umanità?».
L’anno successivo venne condannata a morte per blasfemia, nel 2014 perse il ricorso dinanzi alla Corte di Lahore, ma nel 2015 la Corte Suprema decise fermare l’esecuzione dopo aver accettato di studiare il suo fascicolo. Secondo la sentenza, emessa nell’ottobre 2018, le accuse erano basate su prove inaffidabili e la sua confessione era stata rilasciata di fronte a una folla che «minacciava di ucciderla». Intanto, il suo caso aveva scatenato un movimento d’opinione internazionale.
La legge sulla blasfemia
L’Islam è la religione nazionale del Pakistan e condiziona il suo sistema legale. La sua legge sulla blasfemia si basa su articoli del Codice penale introdotti nel 1986 durante la dittatura di Zia ul Haq, generale filoccidentale, che però voleva garantire la stabilità interna con un accordo con l’estremismo musulmano.
Da allora la legge sulla blasfemia è stata applicata in migliaia di casi, causando centinaia di vittime innocenti, condanne a morte ed esecuzioni extragiudiziali. Queste norme, più che contro la blasfemia, sono state spesso utilizzate per vendicarsi delle controversie personali, e le condanne si sono basate su prove molto deboli. Nel Paese, i cristiani costituiscono solo l’1,6% della popolazione: la comunità è stata vittima di numerosi attacchi, soprattutto negli ultimi anni.
INFORMAZIONE
Se non leggi bene la Parola di controllo puoi cambiarla cliccando su Invia , si cambierà ogni volta che cliccherai a vuoto.
Non sono presenti ancora recensioni.
0
0
0
0
0



Responsabile don Fabrizio Maniezzo

Responsabile don Fabrizio Maniezzo
Responsabile don Fabrizio Maniezzo
Responsabile don Fabrizio Maniezzo
App
Responsabile don Fabrizio Maniezzo
Rapid Privacy Policy
Torna ai contenuti