La pienezza del Padre nostro
Preghiamo e recitiamo semplicemente un Padre nostro, in sintonia con mente e cuore e non automaticamente (come spesso avviene), all’improvviso ci sovviene che è la preghiera che Gesù ci ha insegnato, ci rendiamo conto che questa è la preghiera più importante, fondamentale e completa non solo per noi, ma anche per lui.
Questa preghiera ci fa sentire Chiesa: Capo e corpo uniti, il Signore Gesù con la sua Comunità alla quale ha donato la sua Parola. Quando siamo consapevoli della verità di questa preghiera, ci ritroviamo al centro di una pienezza celeste-terrena, che si rivela tanto al Padre come a noi. Siamo elevati sopra la nostra sfera dentro il mondo di Gesù Cristo, mondo che non vuole essere separato dal nostro, perché siamo i suoi amici, abbiamo parte alla sua Parola, come ospiti invitati a pranzo.
Questa
familiarità conferisce alla nostra preghiera l’unità con Lui, al di là dai
nostri limiti.
Preghiamo con Lui e in nome suo. L’unità tra noi e Lui sta
nella sua Parola, che è lui stesso, Gesù Cristo in persona, pienezza del Padre nostro e dell’Eucaristia; è questo
il motivo per cui, nella santa Messa, prima della Comunione recitiamo questa
preghiera.
Dato che lo Spirito del Figlio è infinito, per pregare in
unità con Gesù può bastare una parola o la semplice riflessione della sua
presenza reale nell’Eucaristia o anche solo una parola di preghiera al Padre,
nella quale egli ci ha, per sua misericordia, inseriti tutti.
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