Ha detto che...
«Questo messaggio lo rivolgo ad ogni uomo; all’uomo; all’uomo, nella sua umanità.
Natale è la festa dell’uomo. Nasce l’Uomo.
Uno dei miliardi di uomini che sono nati, nascono e nasceranno sulla terra.
L’uomo, un elemento componente della grande statistica.
Non a caso Gesù è venuto al mondo nel periodo del censimento; quando un imperatore romano voleva sapere quanti sudditi contasse il suo paese.
L’uomo, oggetto del calcolo, considerato sotto la categoria della quantità; uno fra miliardi. E nello stesso tempo, uno, unico e irripetibile.
Se noi celebriamo così solennemente la nascita di Gesù, lo facciamo per testimoniare che ogni uomo è qualcuno, unico e irripetibile.
Se le nostre statistiche umane, le catalogazioni umane, gli umani sistemi politici, economici e sociali, le semplici umane possibilità non riescono ad assicurare all’uomo che egli possa nascere, esistere e operare come un unico e irripetibile, allora tutto ciò glielo assicura Iddio.
Per lui e di fronte a lui, l’uomo è sempre unico e irripetibile; qualcuno eternamente ideato ed eternamente prescelto; qualcuno chiamato e denominato con il proprio nome».
(Dal messaggio Urbi Et Orbi di San Giovanni Paolo II - Natale 1978)
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