Il Tesoro nel campo
Il campo e il tesoro sono una metafora della vita dell’uomo e del Regno dei cieli.
La parabola ci parla di un tesoro nascosto che è posto in modo tale da essere trovato, ovviamente non da tutti ma solo da chi lo cerca: è quasi in attesa di essere scoperto.
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro
nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia,
vende tutti i suoi averi e compra quel campo». (Mt 13,44).
È nascosto in una realtà grande, in un campo che ha già la finalità di portare frutto e che, quindi, ha già un valore di per sé, ma molto più grande è il valore del tesoro in esso racchiuso.
L’uomo che lo scopre, intuisce subito che deve acquistare
tutto il campo e non solo quella parte che custodisce il tesoro. Egli considera
il campo e il tesoro come una cosa sola e ripieno di gioia s’industria per
diventare proprietario del terreno che, senza quel bene prezioso, non avrebbe
grande apprezzamento.
Secondo il suo calcolo, il valore è così alto che deve vendere tutto ciò che possiede, ma non gli costa nulla e, senza affanni, si priva di ogni cosa pur di averlo. Da notare che non compra il tesoro, ma il campo. Infatti, non avrebbe i mezzi per acquistare il tesoro, ma li possiede per acquistare il campo.
Dicevamo che il campo è anche un’allegoria della vita umana, anzi, esso rappresenta la nostra vita che, certamente ha un valore, ma non è nulla rispetto al tesoro che è la vita con il Signore. E come il campo ha poco valore senza il tesoro, così la vita dell’uomo ha poco valore senza la vita in Cristo.
Quando scopriamo il tesoro che è il Signore, con entusiasmo gli doniamo tutta la nostra vita, certo dobbiamo privarci di tanti attaccamenti che hanno, pure un valore, ma se noi vogliamo il massimo cioè il Regno dei cieli, tutto il resto vale poco!
Inoltre, questo campo potrebbe rappresentare non solo la vita dell’uomo, ma anche la Chiesa, perché è in essa, è nascosta la Verità, che è Cristo: il Regno dei cieli.
Di conseguenza, una volta scoperto il vero tesoro, non possiamo
accaparrarcelo da soli, dobbiamo entrare nel campo che è la Chiesa per possedere la ricchezza dei beni spirituali (Parola, Sacramenti…) che essa racchiude.
Se scopriamo il Regno dei cieli, per essere sicuri di
entrarne in possesso, dobbiamo “vendere”, investire tutto noi stessi, anche
donare la vita, ma non c’è proporzione tra quello che tra quello che lasciamo e
quello che riceviamo!
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